Comunicati stampa

Ciò che conta è la coesistenza di persone e lupi

Comunicato stampa 14 gennaio 2023

 

Le associazioni ambientaliste Pro Natura, WWF Svizzera, BirdLife Svizzera e Gruppo Lupo Svizzero rinunciano al referendum contro la revisione della legge sulla caccia. Nel dicembre 2022, il Parlamento ha perso l'occasione di varare una legge tecnicamente convincente che avrebbe permesso di regolare i lupi con un chiaro riferimento ai danni, affrontando così in modo più efficace le sfide dell'agricoltura e dell’economia alpestre. Ciononostante, la coesistenza con il lupo può avere successo sulla base della legge che è appena stata approvata. Risulta decisiva la regolamentazione attraverso un'ordinanza sulla caccia che non metta in pericolo la popolazione di lupo e rafforzi ulteriormente la tutela delle greggi, nonché la sua attuazione congiunta da parte di alpigiani, agricoltori, guardie forestali, ambientalisti, cantoni e comuni.

Scandalo: il 98% degli animali da reddito uccisi dai lupi in Ticino era privo di protezione del gregge. 

Comunicato stampa 15 novembre 2022

 

Gli allevatori di bestiame in Ticino lamentano un alto numero di attacchi di lupi. Una valutazione dei dati cantonali disponibili da parte del Gruppo Lupo Svizzera (GWS) mostra che nell'anno in corso il 98% di tutte le uccisioni in Ticino è avvenuto in situazioni completamente prive di protezione. Nemmeno dieci uccisioni, ovvero appena il 2%, si sono verificate in branchi protetti, dove i lupi potevano superare le misure. Per la maggior parte delle mandrie colpite, una ragionevole protezione della mandria sarebbe stata ufficialmente riconosciuta come possibile, come dimostrano i dati cantonali.

Schweiz hat vierthöchste Schalenwild-Dichte in Europa: Die Jagdpolitik der Kantone hat dem Wolf den Weg geebnet

Schweiz hat vierthöchste Schalenwild-Dichte in Europa:  Die Jagdpolitik der Kantone hat dem Wolf den Weg geebnet

Pressemitteilung vom 4. November 2022 

 

Die Schalenwildbestände in der Schweiz sind die vierthöchten in Europa, was ein rasches Wachstum des Wolfsbestandes überhaupt erst ermöglicht. Die Kantone als Inhaber des Jagdregals haben über Jahrzehnte ein Wachstum der Schalenwildbestände zugelassen oder gar gefördert, welches nun dem Wolf den Boden ebnet. Der Widerstand vieler Kantone gegen die Ausbreitung des Wolfes ist vor diesem Hintergrund heuchlerisch und lenkt von der eigenen Veranwortung für die Situation ab.